LE ACQUE DEL SONNO ETERNO
- -Lil-
- 2 mar 2021
- Tempo di lettura: 2 min
Un romanzo di speranza, di scoperta, di forza.

Devo ammettere che mi ha meravigliosamente stupito.
Lineare, empatico. L'autrice arriva dritta al cuore. Semplice ma molto dettagliato, evoca immagini nitide e ben definite.
La storia ha come protagonista una bambina di dieci anni, Sara, che ha perso i genitori e va a vivere dallo zio Alberto, un uomo indurito dal dolore per la morte prematura della moglie Erika. La storia si svolge a Pomlete, nel misterioso castello di proprietà dello zio dove assistiamo al viaggio tormentato e a tratti inquietante di questa bambina, che cerca la sua dimensione, quella che possa consentirle di sopravvivere alla tragedia che l’ha colpita.
Al suo arrivo è accolta con estrema freddezza ma, con il passare dei giorni, fa amicizia con Marta, la cuoca, e con Erika, la moglie defunta dello zio.
Saranno proprio lo spirito di Erika e la pazienza di Sara a sciogliere il cuore arido e indurito di Alberto, trasformandolo in una persona cordiale e amabile.
Nonostante i ripetuti moniti di Erika di stare lontana dall’acqua, Sara deciderà di trasferirsi in un paesino nei pressi di una diga, dove troverà la sua indipendenza e l’amore al fianco di Francesco, fino al fatidico giorno in cui la diga riverserà le sue acque sul centro abitato, trasformando le loro vite per sempre...
Questo racconto vuole ricordare il disastro provocato dalla rottura della diga del Vajont, che in una sola notte ha causato mille e novecento morti.
Tragedia che poteva essere evitata e che ha causato danni all’ambiente e alle persone, devastando un intero paese.
Storia breve ma intensa. Molto emotiva e assolutamente ricca di significato.
Vuole far riflettere indubbiamente sulle conseguenze delle nostre azioni, e soprattutto vuole far capire l'importanza di imparare dai nostri errori.
L'ho adorato.
Consigliato senza dubbio!
A presto.
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