WA LA VIA GIAPPONESE ALL'ARMONIA - Laura Imai Messina
- Anthea
- 6 giu 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 1 gen 2021
È risaputo che le stagioni dell'anno sono quattro. Però secondo l'antico calendario giapponese, le 4 stagioni si dividono in 24 periodi che a loro volta, si separano in tre parti, fino a creare 72 tempi diversi. Quindi ogni cinque giorni, inizia una nuova "stagione". 72 nuovi inizi, per apprezzare il tempo e la bellezza di ogni suo mutamento.
Così c'è la stagione delle lucciole (10-15 giugno), dei fiori di pesco (10-14 marzo), della cicala crepuscolare (12-16 agosto).

Ad ognuna di queste stagioni l'autrice di questo libro associa una parola, o meglio un kanji. Come alcuni di voi sapranno i kanji sono degli ideogrammi, derivanti dalla scrittura cinese, che da soli rappresentano una parola o parte di essa. Il significato di ogni kanji viene svelato con una nota quasi poetica, non fermandosi al mero significato ma addentrandosi con delicatezza nella cultura giapponese e facendone emergere tutti i tratti peculiari.
Uno dei kanji che mi ha colpito di più è oya 親, il "genitore". La sola analisi della struttura del kanji è una vera e propria lezione genitoriale. Per mostrarvi cosa intendevo per "spiegazione del significato addentrandosi nella cultura giapponese", vi propongo un breve estratto riguardante questo kanji.
"Nel carattere di oya 親, in alto a sinistra, c'è tastu 立っ che significa «stare in piedi, alzarsi», in basso c'è ki 木 l'«albero» e a destra si erge miru 見る ovvero «vedere, guardare». [...] «Il compito di oya, il genitore, è di salire sull'albero e da lontano stare a guardare». [...] La spiegazione di cosa sia un genitore è quindi già nella parola: è colui che deve intervenire solo quando davvero necessario. Per non sostituirsi mai al proprio figlio [...] per quanto complicato sia accettare di non potergli evitare certi sbagli, deve consolare piuttosto il pensiero di quanto sarebbe grande il rischio di privarlo dell'esperienza dell'errore, rendendolo così insicuro e imponendogli, tramite un comportamento errato, la dipendenza".
Se apprezzate la cultura orientale, sicuramente questo libro vi piacerà moltissimo, e anche in caso contrario non mancano di certo gli spunti di riflessione. Potreste anche leggerlo seguendo il ritmo delle 72 stagioni, dedicandovi ogni 5 giorni ad un kanji. Buona lettura!
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