RICORDATI DI ME - Emanuele Bosso
- -Lil-
- 15 dic 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 1 gen 2021

Emanuele è nato a Napoli nel '92.
Si, ho riletto più volte durate la lettura di tutto il libro l'anno di nascita di Emanuele.
Nella prefazione Valentina D'Urbano, l'amica, lo sottolinea:
"Emanuele aveva ventitré anni e aveva scritto un romanzo che parlava del rapporto tra un padre mancato e un figlio non amato, la storia di una famiglia disfunzionale e di un matrimonio fallito"
Emanuele racconta emozioni e stati d'animo in modo profondo e sottile.
"Ricordati di me" è una vera propria scoperta.
Ai giorni nostri, si sa, le relazioni sembrano più difficili di quanto sembra. Gabriele lo sa bene, a trentacinque anni si stravolge completamente la sua vita.
Il suo matrimonio va in frantumi, emotivamente a pezzi si trasferisce a Rocca San Felice, dove pian piano riesce a lenire il dolore e a ricucirsi addosso una nuova vita.
Rocca San Felice lo riporta all'infanzia, anche se non ne ha ricordi in quel paesello medievale. Si sistema nella vecchia casa di famiglia e non ci mette molto a fare nuove amicizie.
Si dice che a volte il destino ci fa incontrare le persone di cui abbiamo bisogno, nel momento esatto in cui ne abbiamo bisogno.
Capita esatta mente così a Gabriele quando incontra Leonardo. Un ragazzino con una storia travagliata, con una curiosità ed una schiettezza che solo i bambini possono avere. Gabriele e Leonardo si legano da subito, complici le loro mancanze.
E' una storia empatica, tenera e toccante.
Emanuele riesce perfettamente a far trasparire gli stati d'animo dei personaggi. Dall'inquietudine di Gabriele al bisogno di affetto paterno di Leonardo, dall'incertezza e forza della madre di Leonardo, Delia, alla paura di Silvia ex moglie di Gabriele.
I rapporti umani sono fragili, il più delle volte fatti di incomprensioni e cose non dette. Ma sono anche fatti di attimi e gesti semplici che possono risanare le ferite inconsce e dare nuova vita.
A mio parere è una storia a tratti triste ma anche di speranza e buoni propositi.
Ho amato questo libro, conosciuto per caso. Ho amato Delia, da madre, per la sua forza e il suo coraggio. Ho compreso Silvia, da moglie, per le sue paure e i muri che ha innalzato, anche non approvando le sue scelte. Ho provato subito affetto per il piccolo Leonardo ma soprattutto ho ammirato incondizionatamente Gabriele per il percorso che ha dovuto affrontare e per come l'ha affrontato.
Un viaggio nelle emozioni che consiglio vivamente a tutti.
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